Chi puΓ² dire di esistere veramente? Di essere visto ed essere ascoltato? Quanto lo sguardo di qualcuno puΓ² alienarci? Valerio Eliogabalo Torrisi, con la long performance Oro ai nostri polsi, piombo ai vostri orecchi, ridΓ  vita a tutte quelle identitΓ  silenziate, condotte e alienate, ridotte a bestiame e a untori della virilitΓ . Siamo nella primavera del 1941 quando Nuvola Bionda, un certo Vincenzo, suonava le campane che aveva al collo, ai polsi, alle caviglie. Ci troviamo a Carbonia, in Sardegna, un eremo per pederasti, comunisti e nemici della morale, del buon costume e del regime. Carbonia era un luogo di isolamento per tutti gli strani, i gay, i troppo poco virili, gli ambigui, gli amanti segreti dei generali e per tutti quelli che erano come Vincenzo, un ragazzo innamorato di Nicola, il figlio del fornaio.

A Carbonia non bastava essere un recluso, un prigioniero costretto a lavorare in miniera, ma serviva essere anche una bestia, umiliato e oggettivato come un animale da macello. A Carbonia, un certo generale Calascione aveva trovato un particolare modo per mettere in allerta i cittadini e difendere la loro virilità. A Carbonia i pederasti dovevano indossare campanelle al collo, ai polsi e alle caviglie, segnalandosi così ai puri e religiosi abitanti.

Ecco gli strani, li senti? Le campanelle suonano, i sonagli danzano e la santa verginitΓ  del buco del culo di quei veri maschi virili Γ¨ salva, avrebbe detto Mario Mieli. La long performance Oro ai nostri polsi, piombo ai vostri orecchi mostra un momento di contagio identitario, dove l’individuo diviene ampio, plurimo e sonoro. Il tintinnio si propaga, il corpo si palesa e lo sguardo si dispone. Valerio Eliogabalo Torrisi diventa l’untore, il profanatore di quella antica virilitΓ , l’amante segreto del luogo che il luogo stesso vuole celare. Ma il contagio Γ¨ veloce, troppo diffuso, e ciΓ² che prima doveva allarmare svanisce, si disperde e si riversa in cartografie del molteplice.

Testo di Salvatore Cristofaro

Oro ai nostri polsi, piombo ai vostri orecchi
Long Performance
Traffic Gallery, Bergamo- 2024

Curato da Sara Parolini, direzione artistica Giorgia Massari